Testamento Olografo

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Testamento Olografo, cosa devi conoscere

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Tutto quello che devi sapere su: Testamento Olografo

Testamento Olografo, cos’è e come funziona

Il testamento olografo è l’atto con cui una persona, senza l’intervento di un pubblico ufficiale, decide come saranno divisi i propri i beni quando cesserà di vivere.

Ciò che occorre sapere è che, sebbene ogni soggetto è libero di disporre dei propri beni come desidera, la Legge impone il rispetto di alcuni requisiti essenziali, sia sotto il profilo formale che sostanziale.

Ciò significa che, tramite il testamento una persona può riconoscere un figlio, ma allo stesso tempo la legge prevede che l’esclusione del coniuge dalla propria eredità possa avvenire solo in presenza di circostanze gravissime.

Tra le diverse forme di testamento disciplinate dal codice civile, il testamento olografo è quello che si presta ad un maggior e agevole utilizzo ed è per questo che è anche quello più utilizzato; esso può essere redatto e modificato in ogni momento e revocato fino al momento del proprio decesso senza l’intervento di terzi.

Detto questo, vediamo come procedere alla relativa redazione, onde evitare di incorrere in errori che potrebbero invalidarlo.

Come scrivere Testamento Olografo

Il testamento olografo, per essere valido, come detto in precedenza, deve rispettare alcuni requisiti previsti dalla Legge.

In primo luogo deve essere scritto, datato e sottoscritto per intero dal soggetto, in modo da non esserci alcun dubbio circa la paternità dell’atto o quando il soggetto lo ha scritto.

Pertanto, è essenziale che vi sia l’indicazione del giorno, del mese e dell’anno in cui è stato redatto.

Non può essere scritto con strumenti informatici, quindi non è possibile utilizzare il computer o altri mezzi simili e non può essere redatto in stampatello, ma solo in corsivo.

Deve essere sottoscritto dal testatore, in modo tale da poter individuare facilmente la persona che sta redigendo testamento; a tal proposito si evidenzia che non è essenziale che lo stesso indichi il proprio nome e cognome nell’atto, anche se è preferibile, ma è possibile utilizzare anche uno pseudonimo.

Inoltre, è fondamentale che la sottoscrizione segua le disposizioni testamentarie, in modo tale da garantirne l’autenticità.

Questa accuratezza è richiesta dal Legislatore per garantire che si possa procedere celermente ad una verifica dell’identità dello scrivente, onde evitare falsificazioni o aggiunte di disposizioni da parte di terzi.

Tuttavia, ciò non significa che un soggetto non possa farsi assistere nella redazione delle disposizioni testamentarie, anzi ciò è auspicabile perché, in buona fede, potrebbe commettere degli errori sulle quote o su altre disposizioni che comporterebbero nullità del testamento e la sua impugnabilità innanzi all’autorità giudiziaria.

Per quanto riguarda la conservazione, una volta redatto, il testamento potrà essere conservato presso la propria dimora o altro luogo connesso con la propria persona e, una volta deceduti, esso dovrà essere rinvenuto e consegnato ad un Notaio per la relativa pubblicazione.

Tuttavia, potrebbe capitare che chi lo ritrova, anziché consegnarlo per la pubblicazione, decide di occultarlo o peggio distruggerlo, perché avvantaggiato dall’apertura di una successione legittima rispetto a quanto stabilito dal de cuius nel testamento.

Per evitare questa eventualità, è possibile affidare il testamento ad una persona fidata oppure ad un professionista che provvederà a curarne la pubblicazione e la relativa esecuzione.

Chi pubblica il Testamento Olografo

Come abbiano detto poc’anzi, il testamento potrà essere conservato presso la propria dimora ovvero potrà essere consegnato ad una persona fidata o a un professionista.

In tal caso, un volta che la persona sarà deceduta, per procedere alla sua pubblicazione, sarà necessario rinvenirlo, se conservato presso la propria abitazione, oppure sarà il terzo che lo detiene a doversi fare carico di procedere alla relativa pubblicazione.

Dato che il testamento potrebbe essere rinvenuto anche dopo diversi anni dal decesso per svariate ragioni, è preferibile che lo stesso sia affidato ad un professionista che, incaricato della conservazione, potrebbe curarne non solo la pubblicazione e la relativa esecuzione, nel caso in cui dovesse assumere il ruolo di esecutore testamentario, ma lo salvaguarderebbe anche da possibili falsificazioni o celamenti.

Testamento Olografo, le conclusioni

Il testamento olografo è l’atto più semplice ed economico con cui si può disporre delle proprie sostanze dopo la morte.

Detto questo, è opportuno però che la persona chiamata a redigere testamento conosca i limiti posti dalla legge alla propria autonomia testamentaria e i rischi nel lasciare incustodito un documento di tale importanza morale e patrimoniale.

Per queste ragioni si consiglia di farsi assistere da un professionista che erudisca il testatore sui limiti legislativi, onde evitare inutili cause di impugnazione tra parenti; in più, è auspicabile affidare tale atto ad una persona fidata ovvero allo stesso professionista che dovrà conservarlo fino al momento dell’apertura della successione, evitando, in tal modo, alterazioni o celamenti del testamento.

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