La Successione

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Successione, scopri come funziona e come comportarsi

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Successione: cos’è e come funziona

La successione è ciò che succede al patrimonio giuridico di una persona dopo la sua morte: in buona sostanza, serve a trasferire i beni da una persona ad un’altra (di solito parenti ma non solo) a causa dell’evento morte.

La successione funziona diversamente a seconda che vi sia un testamento oppure no: nel primo caso avremo la successione testamentaria, nella quale dovranno essere eseguite le disposizioni contenute nel testamento al fine di trasferire i beni ad una persona all’altra; nel secondo caso, avremo la successione legittima, nella quale i beni verranno trasferiti secondo le norme di legge.

Vi è pure un ulteriore tipo di successione, quella mista, che si ha quando il testamento non dispone circa tutti i beni del patrimonio del defunto (o, a seguito di un’impugnazione dello stesso, viene annullato solo in parte): in questo caso, per il trasferimento dei beni indicati nel testamento, si seguiranno le norme riguardanti la successione testamentaria; per gli altri, invece, quelle relative alla successione legittima.

Successione: modalità e termini

La dichiarazione di successione è un adempimento fiscale, obbligatorio per legge salvo rari casi, che serve ad informare lo Stato del patrimonio che il defunto aveva al momento della morte ed a pagarvi le relative tasse. Tale dichiarazione deve essere presentata entro un anno dalla morte del soggetto, pena l’applicazione di una sanzione pecuniaria.

Secondo il nostro ordinamento, può essere presentata dagli eredi, i chiamati all’eredità e i legatari, ovvero dai loro rappresentanti legali, da coloro che sono immessi nel possesso dei beni (in caso di dichiarazione di morte presunta), dagli amministratori dell’eredità, dai curatori delle eredità giacenti, dall’esecutore testamentario ed infine dai trustee. Tale dichiarazione può essere presentata sia dal contribuente in proprio, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate o recandosi personalmente presso un ufficio della stessa, sia avvalendosi di un intermediario.

Data la complessità della dichiarazione e l’entità delle sanzioni in caso di dichiarazione omessa o sbagliata, conviene ricorrere ad un professionista che la prepari e la presenti.

La competenza territoriale nella Successione

La successione, ai sensi dell’art. 456 del codice civile,  si apre nell’ultimo domicilio del defunto, inteso come il luogo ove lo stesso aveva stabilito il centro principale dei suoi interessi. Questo significa che ben potrebbe capitare che esso non coincida con il luogo dove ha avuto la sua ultima residenza. Tale individuazione è necessaria non solo per poter individuare l’ufficio competente per pagare le tasse per la dichiarazione di successione, ma anche qualora si debba individuare il Tribunale competente al quale rivolgersi per eventuali istanze.

La Successione Legittima

Anche se la successione legittima si apre in automatico con la morte del de cuius, le cose da fare, però, non mancano.

In primo luogo, bisogna presentare la dichiarazione di successione entro un anno per non incorrere in sanzioni amministrative.

Poi, al fine di ottenere i beni ereditari, bisogna effettuare una serie di passaggi: bisogna decidere se accettare l’eredità in modo semplice, con beneficio d’inventario o addirittura rinunciarvi.

In qualunque caso, occorre esternare tale volontà nei modi previsti dalla legge; nel caso qualcuno sia in possesso dei beni ereditari, occorre effettuare una richiesta, mentre nell’ipotesi di comunione sui beni ereditari, al fine di scioglierla, occorre rivolgersi al Tribunale.

Infine, nel caso nessuno accetti, l’eredità sarà devoluta allo Stato.

Come evitare la Tassa di Successione

La tassa di successione, conseguente alla dichiarazione, come visto è obbligatoria per legge; in Italia, tra l’altro, sono previste delle aliquote molto basse per i parenti stretti.
Pertanto, in linea di massima, tale tassa andrà pagata obbligatoriamente.

Vi sono, però, dei casi in cui tale tassa non è dovuta e non si devono neppure indicare nella dichiarazione di successione, come i titoli di stato italiani, i titoli equiparati (quelli tassati come i titoli di stato italiani), i titoli del debito pubblico, i titoli di stato emessi da stati appartenenti all’Unione Europea o aderenti allo Spazio Economico Europeo, i titoli emessi da enti sovranazionali e organismi internazionali (al momento equiparati ai titoli di stato italiani ex art. 12 del D. Lgs. 461/1997).

Come i titoli di stato, anche le assicurazioni sulla vita non pagano le imposte di successione e non devono essere indicate nella dichiarazione di successione.

Appare evidente, però, che tali circostanze richiedono una attenta gestione da parte del de cuius, necessitando che lo stesso sfrutti tali strumenti in vita per evitare ai suoi eredi di pagare la tassa di successione.

Infine, un altro modo per non pagare la tassa di successione è quello di rinunciare all’eredità o al legato: infatti, solo gli eredi, i chiamati all’eredità o i legatari sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione ed a pagare la relativa tassa.

Donazione o Successione: quando conviene?

La donazione e la successione sono due istituti diversi ma, in alcuni casi, la prima può essere utilizzata per anticipare gli effetti della seconda.

Infatti, nulla vieta che un soggetto, in vita, decida di destinare tutto il suo patrimonio a soggetti di sua scelta, trovandosi, al momento della sua morte, senza più beni.

La donazione, in tal modo, può servire a distribuire il proprio patrimonio in modo diverso rispetto a quello che permette il testamento: data la rigidità delle norme e la possibilità per gli eredi di impugnare le donazioni lesive (se fatte entro vent’anni dalla morte), occorre affidarsi ad un professionista esperto per decidere se sia preferibile l’una o l’altra soluzione.

Successione: le conclusioni

Quello della successione è un momento delicatissimo della vita di ognuno di noi: infatti, nonostante la sofferenza dovuta alla perdita di un proprio caro, la legge ci chiede di compiere una serie di valutazioni e di atti in tempi relativamente brevi.

Per questo motivo, al fine di poter compiere al meglio queste attività, è consigliabile rivolgersi ad avvocati esperti in successioni, che potranno consigliarvi sul da farsi, attraverso la prospettazione della soluzione migliore per ciascun caso, al fine di evitare la commissioni di errori o pagamento di sanzioni o tasse non dovute.

Avv. Eugenio Martusciello                                                                           Avv. Lucia Esposito

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