Successione Legittima
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Successione Legittima
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Tutto quello che devi sapere su: Successione Legittima
Successione Legittima: cos’è e come funziona
La successione legittima è quella successione che si apre a favore del coniuge e dei parenti fino al sesto grado quando manca in tutto o in parte la successione testamentaria; se il defunto non ha parenti, la sua eredità sarà devoluta in favore dello Stato.
Tale tipo di successione ha natura residuale, in quanto avrà luogo solo nel caso in cui il soggetto sia deceduto senza aver fatto testamento, oppure tale atto è stato dichiarato nullo, anche solo in parte, a seguito di un accertamento giudiziale.
Modalità e termini della Successione Legittima
La successione, giuridicamente, si apre in modo automatico al momento della morte del defunto.
Questo, però, non significa che anche i beni si trasmettano in modo automatico: infatti, a seconda del tipo di successione, dovranno essere individuati i chiamati all’eredità, cioè coloro che possono diventare eredi ma che dovranno accettare l’eredità (in modo esplicito o implicito) per poter ricevere i beni ereditari che gli spettano.
La legge prevede che abbiano termini abbastanza lunghi per accettare (dieci anni) e, per questo motivo, permette a chiunque abbia interesse, di chiedere al Tribunale di fissare un termine entro il quale debbano decidere.
Inoltre, bisogna effettuare (salvo rari casi) la dichiarazione di successione entro un anno, pena il pagamento di una sanzione.
L’apertura della Successione Legittima
La successione legittima si apre, giuridicamente, al momento della morte di una persona; i soggetti chiamati alla successione sono: il coniuge, i discendenti, gli ascendenti, fratelli e sorelle, altri parenti ed infine lo Stato.
Ovviamente, tali soggetti non concorrono all’eredità in modo identico, ma la legge li suddivide in categorie, individuando le categorie di eredi concorrenti, quando sono successibili insieme ad un’altra categoria, e la categoria di eredi prevalenti, quando invece la successione di tali soggetti esclude la possibilità di successione di altri.
Appartengono alla categoria di eredi concorrenti il coniuge e i discendenti, mentre tra i discendenti egli ascendenti avremo la categoria di eredi prevalenti, in quanto la successione dei discendenti escluderà la possibilità degli ascendenti di poter concorrere alla divisione del patrimonio ereditario.
La competenza territoriale per la Successione Legittima
La successione legittima si apre nell’ultimo domicilio del defunto, inteso come il luogo ove lo stesso aveva stabilito il centro principale dei suoi interessi.
Questo significa che ben potrebbe capitare che esso non coincida con il luogo dove ha avuto la sua ultima residenza.
Tale individuazione è necessaria non solo per poter individuare l’ufficio competente per pagare le tasse per la dichiarazione di successione, ma anche qualora si debba individuare il Tribunale competente al quale rivolgersi per eventuali istanze.
L’accettazione dell’eredità nella Successione Legittima
Abbiamo visto chi possono essere i soggetti che possono divenire eredi, ma non è detto che ad ereditare siano tutti loro.
Infatti, i summenzionati soggetti sono semplici chiamati all’eredità: per poter divenire eredi effettivi e, quindi, ricevere i beni del defunto, devo porre in essere alcuni atti che comportino l’accettazione dell’eredità.
Tale accettazione può essere di vari tipi:
- Tacita: avviene attraverso il compimento di alcuni atti che dimostrino la volontà di essere erede: ad esempio, la vendita di un bene ereditario;
- Espressa: avviene attraverso una dichiarazione resa nelle forme di legge;
- Con beneficio di inventario: avviene attraverso un atto da depositare in Tribunale.
Tale accettazione deve essere resa entro dieci anni, salvo la possibilità per qualunque interessato di chiedere al Tribunale di fissare un termine più breve.
Una volta accettata l’eredità, non si può più rifiutare.
Gli eredi nella Successione Legittima
Sono eredi legittimi: il coniuge, i discendenti (ovvero i figli), gli ascendenti (i genitori) ed i collaterali (i fratelli e le sorelle), gli altri parenti di grado meno prossimo e lo Stato.
Si evidenzia, inoltre, che a seguito della Riforma della Filiazione è stata eliminata la distinzione tra i figli nati all’interno e fuori dal matrimonio, ampliando, in tal modo, la categoria di soggetti chiamati nella successione legittima.
Le quote ereditarie in una Successione Legittima
La legge prevede delle quote ben precise nella successione legittima, che variano a seconda della presenza di uno o più soggetti tutelati dalla legge.
Conoscere tali quote è di fondamentale importanza, per conoscere quali sono i propri diritti, pertanto vediamo quali sono:
- In presenza di uno o più figli senza il coniuge superstite, il patrimonio andrà interamente al figlio o ai figli e in quest’ultimo caso sarà diviso in parti uguali;
- In presenza di un figlio e del coniuge superstite, il patrimonio si dividerà in parti uguali ed una metà andrà al coniuge ed una al figlio;
- In presenza di più figli e del coniuge superstite, un terzo del patrimonio andrà al coniuge e due terzi saranno divisi in parti uguali tra i figli.
L’assenza di figli del defunto, cambia le quote ereditarie, facendo subentrare anche altri soggetti, come gli ascendenti o i fratelli e le sorelle del defunto.
Vediamo la situazione più nel dettaglio:
- In presenza del solo coniuge, l’intero patrimonio dovrà andare al coniuge stesso;
- In presenza dei soli ascendenti del defunto, l’intero patrimonio sarà devoluto ad entrambi o a quello ancora in vita (nel caso in cui uno sia già morto);
- In presenza dei soli fratelli e sorelle del defunto, l’intero patrimonio sarà devoluto a questi, dividendolo in parti uguali.
Fin qui l’individuazione dei chiamati all’eredità e delle loro quote risulta agevole, ma la situazione cambia quando siano presenti uno o più dei precedenti soggetti:
- in caso di concorrenza tra il coniuge e gli ascendenti del defunto, due terzi del patrimonio andranno al coniuge ed un terzo agli ascendenti del defunto;
- in caso di concorrenza tra il coniuge ed i fratelli e le sorelle del defunto, allo stesso modo due terzi del patrimonio andranno al coniuge ed un terzo ai fratelli e sorelle (da dividersi in parti uguali tra gli stessi);
- in caso di concorrenza tra il coniuge, gli ascendenti ed i fratelli e sorelle del defunto, al coniuge andranno due terzi dell’eredità (oltre il diritto d’uso e di abitazione della casa coniugale) e la parte che rimane è devoluta agli altri, salvo il diritto degli ascendenti ad un quarto dell’eredità;
- in caso di assenza di tali soggetti, l’eredità sarà devoluta agli altri parenti fino al sesto grado, sempre con il principio che il parente più vicino esclude quello più lontano;
- infine, in caso di assenza di tutti i precedenti soggetti, l’eredità sarà devoluta allo Stato.
Successione Legittima: Conclusioni
Qualora si venga chiamati all’eredità, non bisogna accettare subito ma valutare al meglio la situazione al fine di decidere se accettare l’eredità semplicemente, con beneficio di inventario o addirittura rinunciarvi.
Tale lavoro va svolto in modo ancora più celere se ci si trovi in possesso di beni ereditari, il cui utilizzo potrebbe comportare un’accettazione tacita dell’eredità (comprensiva, quindi, di eventuali debiti): accettazione che, una volta fatta, non può essere revocata, con danni, quindi, irrimediabili.
Per tali ragioni, si consiglia di consultare un professionista che provvederà, attraverso la consultazione di diverse banche dati, alla corretta ricostruzione dell’asse ereditario, onde evitare sgradevoli ed evitabili perdite patrimoniali.
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