legge sul testamento biologico

La legge sul testamento biologico

Si sente tanto parlare della legge sul testamento biologico, ma che cos’è? E quando lo ha introdotto nel nostro paese?

In questo articolo approfondiamo l’argomento, rispondendo a queste ed altre domande.

Hai intenzione di scrivere un testamento biologico?

Leggi anche l’articolo sul testamento, su come scriverlo e sull’impugnazione.

Che cos’è il testamento biologico?

La legge numero 219 del 2017, entrata in vigore il 31 gennaio del 2018, regola il testamento biologico o disposizioni anticipate sui trattamenti medici.
Il testamento biologico o DAT è una dichiarazione anticipata di trattamento. In parole più semplici è un documento che consente di scegliere, anticipatamente, a quali trattamenti sanitari sottoporsi o meno.
Tale normativa prevede la possibilità, per ciascun cittadino di poter decidere, anticipatamente, a quali trattamenti sottoporsi nel caso in cui si trovi in uno stato di incapacità.
La DAT o dichiarazione anticipata di trattamento ha ad oggetto: gli accertamenti diagnostici, le scelte terapeutiche, nonché i singoli trattamenti sanitari.

Chi può fare testamento biologico?

Il testamento biologico può essere redatto solo dalle persone che hanno raggiunto la maggiore età, ovvero, solo da coloro che non sono stati dichiarati, con un accertamento giudiziario, incapaci di intendere e volere.
Questa limitazione serve a tutelare i soggetti che, per motivi di età o di fragilità, non possono assumere una scelta cosiddetta consapevole.
Proprio per garantire che ciascun cittadino effettui questa scelta consapevolmente, la legge prevede, inoltre, l’obbligo di acquisire tutte le informazioni mediche necessarie.

Questo obbligo serve a comprendere appieno le conseguenze delle proprie scelte in materia di trattamenti sanitari, accertamenti diagnostici e sulle scelte terapeutiche.
Per esempio, attraverso il testamento biologico si può decidere se sottoporsi o meno ad una nutrizione o idratazione artificiale.

Come fare testamento biologico?

La legge non ha previsto un modello o un format prestampato, ma alcuni Comuni hanno inserito un modello di testamento biologico sul proprio portale.
Ciò nonostante, per la stesura del testamento o DAT si può chiedere consiglio al proprio medico curante, in modo tale da poter ricevere tutte le informazioni sanitarie necessarie.

Ma, quindi, come si scrive un testamento biologico?
La redazione di tale dichiarazione può essere fatta tramite un notaio di fiducia, sia con atto pubblico che con scrittura privata autenticata.

La dichiarazione anticipata di trattamento può essere presentata presso l’Ufficio di Stato civile del Comune di residenza. L’ufficiale, quindi, provvederà ad annotarla in un apposito registro.
La redazione e la conservazione di tale documento, avendo una connotazione non patrimoniale, non è soggetta all’imposta di bollo né a qualsiasi altra tassa.
Inoltre, il testamento biologico potrà essere effettuato anche attraverso una videoregistrazione o altri dispositivi di comunicazione, se la persona non può recarsi presso un Notaio o presso il Comune di residenza.
Si ricorda che, così come per qualsiasi altro testamento, anche il testamento biologico è modificabile e revocabile in qualunque momento.

Quindi, dove sono depositati i testamenti biologici?

I testamenti biologici saranno conservati dal Notaio, se si è deciso di redigerlo nella forma atto pubblico oppure presso i Comuni, qualora sia stato fatto nella forma di scrittura privata e sia stato annotato nel registro apposito.

Il testamento biologico potrà essere conservato anche presso le strutture sanitarie espressamente autorizzate.

Tali documenti verranno poi trasmessi ed inseriti nella Banca dati Nazione delle DAT, attiva dal 1° gennaio 2020.

La legge prevede, infine, la possibilità di nominare un fiduciario, ovvero una persona chiamato a decidere sul da farsi in caso di incapacità del disponente.

Ovviamente, in caso di contrasto sulle scelte terapeutiche tra il fiduciario nominato e il medico chiamato a curare il paziente, la decisione sarà rimessa ad un Giudice tutelare.

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Conclusioni

In conclusione, oggi, attraverso il testamento biologico è possibile decidere anticipatamente a quali trattamenti medici sottoporsi o meno, sollevando, in tal modo, i propri cari dal dover prendere decisioni complicate e difficili.

Pertanto, la scelta migliore è sempre quella di affidarsi ad una persona esperta che possa assistere e consigliare, in modo da evitare che un domani le vostre ultime volontà possano essere disattese o la pace familiare messa a rischio.

Vuoi una consulenza sul testamento biologico?

Avv. Lucia Esposito