esecutore testamentario

Esecutore testamentario: tutto quello che devi sapere

In questo articolo vediamo la figura dell’esecutore testamentario, scoprendo nel dettaglio di cosa si tratta, come nominarlo, quanto costa e perchè conviene nominare un avvocato.

Vuoi nominare un esecutore testamentario o sei stato nominato ed hai bisogno di aiuto?

Leggi anche: La successione testamentaria, il testamento olografo, il testamento segreto.

Esecutore testamentario: chi è

Iniziamo subito col dire che l’esecutore testamentario, nonostante il nome altisonante, non è altro che una persona.

Più nello specifico, è una persona di fiducia del testatore che ha come unico dovere quello di eseguire alla lettera le disposizioni contenute nel testamento.

Il nostro ordinamento prevede tale possibilità per rassicurare il testatore che le sue volontà vengano effettivamente applicate.

Infatti, Il modo migliore che una persona ha per decidere come suddividere i suoi beni tra i suoi cari al momento della morte è il testamento.

Anche seguendo tutte le disposizioni di legge, però, ciò non sarà sufficiente perché i beni pervengano materialmente ai destinatari indicati nello stesso.

Questo perchè, probabilmente, sarà necessario procedere alla vendita di un immobile ed a ripartire il ricavato, oppure riscuotere determinati crediti o ancora pagare debiti ereditari.

Proprio per evitare che qualcuno di questi problemi possa bloccare la successione testamentaria, conviene nominare un esecutore testamentario.

Come nominare un esecutore testamentario

Ai sensi dell’art. 700 del codice civile, il testatore può nominare uno o più esecutori testamentari.

Per farlo, dovrà indicare precisamente il nome e cognome dello stesso e il compenso per l’esecuzione dell’incarico.

Inoltre, potrà indicare un eventuale sostituto nel caso il primo non possa o non voglia accettare.

Infine, nel caso di nomina di più esecutori testamentari, potrà anche decidere i singoli compiti di ognuno.

Esecutore testamentario: quanto costa

Parliamo ora del compenso dell’esecutore testamentario.

Stando a quanto previsto dalla legge, tale incarico può essere gratuito.

Ciò nonostante, è consigliabile concordare al momento della redazione del testamento il compenso con la persona che si intende nominare, in modo da essere sicuro che al momento della nomina egli accetterà l’incarico.

In caso contrario, l’eredità sarà di nuovo in balia degli eventi, vanificando la portata della disposizione!

Esecutore testamentario: perchè conviene nominare un avvocato

Esecutore testamentario avvocato
I documenti da esaminare e gli adempimenti da fare possono essere davvero pesanti per un esecutore testamentario!

Il testatore può nominare quale esecutore testamentario chiunque tranne “coloro che non hanno la piena capacità di obbligarsi “(art. 711 c.c.): questo fa si che anche eredi e legatari possano essere nominati esecutori. 

Il fatto che sia possibile, però, non lo rende la scelta migliore: infatti, è sempre auspicabile nominare esecutore testamentario un avvocato, ed in particolare uno esperto in successioni, sia per un motivo pratico che, soprattutto, economico.

Il motivo è semplice: infatti, qualunque attività riguardante l’eredità va svolta tramite il Tribunale: dall’accettazione dell’incarico alla redazione dell’inventario dei beni, dal rendiconto periodico da presentare al Giudice alla richiesta di autorizzazioni per vendere un bene o per agire nei confronti di eventuali debitori, ed altro ancora.

Pertanto, l’esecutore testamentario dovrà, qualora non lo sia già, comunque rivolgersi ad un legale: da ciò deriva la convenienza di un esecutore testamentario avvocato.

A maggior ragione, poi, scegliendo un avvocato esperto in successioni, che, conoscendo bene la materia, potrà effettuare le scelte migliori per portare a compimento l’incarico.

A questo indiscutibile vantaggio se ne lega anche uno economico: infatti, un avvocato esecutore testamentario avrà quale compenso complessivo per l’attività la somma concordata col testatore ed indicata nel testamento; diversamente, il legale nominato dall’esecutore testamentario quale aiuto potrà chiedere i compensi per ogni singola attività svolta, con probabile aumento dei costi.

Inoltre, a differenza del comune cittadino, l’avvocato esecutore testamentario sarà soggetto oltre che alla legge dello Stato anche alla legge professionale forense.

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L’incarico: accettazione, poteri e cessazione

L’accettazione

Una volta aperta la successione e pubblicato il testamento nel quale vi è una disposizione di nomina di un esecutore testamentario, colui il quale è chiamato a ricoprire tale funzione può (non deve) accettare l’incarico: tale accettazione va fatta nella cancelleria del Tribunale del luogo ove si è aperta la successione.

Non vi è un termine per accettare tale incarico: pertanto, gli eredi o i legatari, in caso di inerzia del probabile esecutore testamentario, possono chiedere al Tribunale di fissare un termine entro il quale lo stesso manifesti la sua volontà di accettare o rifiutare l’incarico.

I poteri

Una volta accettato l’incarico, l’esecutore testamentario dura in carico per un anno, salvo la possibilità di chiedere una proroga al Tribunale. Da quel momento i beni facenti parte dell’eredità entreranno in suo possesso, obbligandolo a custodirli come “un buon padre di famiglia”. 

Per quanto riguarda gli atti di ordinaria amministrazione di tali beni, l’esecutore testamentario potrà compierli da solo, mentre per tutti gli altri avrà bisogno di una specifica autorizzazione da parte del Tribunale (ad esempio, nel caso della necessità di vendere un bene immobile); allo stesso modo, dovrà ottenere l’approvazione del Giudice qualora i beni non bastino a soddisfare tutti gli eredi, legatari e creditori e si trovi a dover ridurre le originarie disposizioni testamentarie.

Infine, dovrà presentare periodicamente (se la gestione supera l’anno, o comunque alla fine della stessa) il rendiconto al Giudice perché questi controlli il suo operato: altro motivo per il quale appare sempre preferibile nominare un avvocato quale esecutore testamentario!

La cessazione dell’incarico

Il motivo principale di cessazione dall’ufficio di esecutore testamentario è l’aver completato l’adempimento delle disposizioni testamentarie: ma non è l’unico caso.

Infatti, l’esecutore testamentario cessa dall’incarico anche se muore o perde la capacità giuridica, se rinuncia, se riscontra l’impossibilità di portare a termine l’incarico o se viene esonerato dal Giudice per gravi irregolarità su richiesta di qualsiasi interessato (art. 710 c.c.).

Quest’ultima ipotesi è particolarmente grave, perché espone l’ex esecutore testamentario ad una causa di risarcimento da parte di eredi e legatari.

Conclusioni

Alla luce di quanto detto, al momento di redigere il testamento, appare sempre consigliabile nominare un avvocato quale esecutore testamentario (preferibilmente l’avvocato esperto di successioni al quale ci si è rivolti per ottenere una consulenza nella redazione dello stesso testamento a norma di legge): in tal modo, si potrà essere sicuri che le disposizioni contenute nello stesso saranno applicate in modo pedissequo, avendo per di più un professionista in grado di risolvere i problemi che si potrebbero venire a crearsi, col vantaggio di un costo predeterminato. 

Inoltre, un esecutore testamentario sarà soggetto al controllo del Giudice, aumentando così la sicurezza che le disposizioni vengano seguite alla legge.

Ciò permetterà anche di diminuire i conflitti tra gli eredi o i legatari.

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Avv. Eugenio Martusciello