Come scrivere un testamento? Basta impugnare la penna ed mettere su carta le proprie volontà?
Si possono inserire disposizioni che non riguardano beni?
E che succede se sbaglio a scrivere qualcosa?
In questo articolo approfondiamo l’argomento per rispondere a queste ed altre domande.
Vuoi scrivere un testamento a norma di legge?
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Il testamento
Secondo l’Ordinamento italiano, ciascuno di noi può disporre dei propri beni, per il momento in cui avrà cessato di vivere, attraverso il testamento.
Il testamento, ai sensi dell’art. 587 c.c., è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di essere in vita, di tutte le proprie sostanze o anche solo di parte di esse.
Tale atto può contenere, oltre che disposizioni aventi carattere patrimoniale, anche disposizioni non patrimoniali, qualora queste siano consentite dall’ordinamento.
Come abbiamo avuto modo di dire in precedenza, il testamento può essere pubblico, segreto e olografo.
Tutte le tre forme sono valide e dispiegano la stessa efficacia, ciò che cambia è la forma in cui il testamento è redatto.
Infatti, il testamento pubblico è redatto da un Notaio, con le relative forme richieste dalla legge.
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Il testamento segreto è redatto direttamente dal testatore, ma è consegnato alla presenza di due testimoni e conservato con particolari forme sempre dal Notaio.
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Infine, il testamento olografo è redatto anche dal testatore, senza la necessaria presenza di testimoni e la relativa conservazione è rimessa al prudente apprezzamento dello stesso.
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Come è facile intuire, il testamento olografo presenta dei benefici, non solo economici, rispetto al testamento pubblico e a quello segreto.
Anzitutto, può essere fatto in qualsiasi momento, nella tranquillità della propria casa, e anche in più riprese.
In secondo luogo, è senz’altro più economico, dato che non necessità dell’intervento di un Notaio.
Ed, infine, se una persona dopo aver redatto tale testamento, cambia idea, può rifarlo innumerevoli volte, dato che non necessità dell’intervento di un professionista.
Tuttavia, accanto ai benefici, il testamento olografo presenta, come è ovvio, anche degli svantaggi.
Infatti, redigendolo in proprio, bisogna stare attenti a rispettare le norme di legge perché, in caso contrario, il testamento potrebbe essere impugnabile con il sacrificio della pace dei propri familiari.
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Come scrivere il testamento olografo

Ai sensi dell’art. 602 del c.c., il Testamento olografo deve essere iscritto, datato e sottoscritto di mano dal testatore.
La sottoscrizione deve essere posta alla fine delle disposizioni.
La data deve contenere l’indicazione del giorno, mese e anno.
Quindi, cosa si deve fare per scrivere un testamento olografo formalmente valido?
Anzitutto, bisogna scriverlo a mano; non si può usare strumento quali stampante, pc o, per i più nostalgici, macchine da scrivere.
Poi, occorre indicare la data in cui si sta scrivendo, quindi giorno, mese e anno.
Questo punto è molto importante e ora vi spieghiamo perché.
Fate caso che, dopo qualche mese o anno, si perde la capacità di intendere e volere, a causa di una malattia o per un incidente, se non si è certi che il testamento è stato redatto prima di tale evento, il testamento potrebbe essere impugnato per incapacità del testatore, vanificando in tal modo, le vostre ultime volontà.
Inoltre, le disposizioni devono essere sottoscritte.
La sottoscrizione delle disposizioni è un altro punto delicato, in quanto rende più arduo l’alterazione del testamento.
Infatti, se non ci fossero le sottoscrizioni dopo le disposizioni, non ci sarebbe nulla che impedirebbe l’aggiunta o la manomissione delle disposizioni da parte di estranei.
Dopo aver elencato i requisiti formali minimi, andiamo a vedere, invece, che cosa può contenere un testamento.
Diversamente da quanto si può credere, quando si decide di redigere testamento, è necessario tenere presente che ci sono alcune categorie di persone che non possono essere escluse.
Essi sono definiti legittimari.
I legittimari sono il coniuge, i figli e, in assenza di quest’ultimi, gli ascendenti (ossia i genitori).
Solo quando mancano questi soggetti, il testatore può nominare eredi chi vuole; in caso contrario, potrà destinare solo una quota del proprio patrimonio a suo piacimento.
Procediamo per ordine e cerchiamo di semplificare tale concetto.
Se chi decide di fare testamento ha un coniuge, non può fare testamento lasciando tutti i suoi beni ad un amico, perché risulterebbe violato la quota di legittima del coniuge con conseguente impugnazione del testamento.
Così, allo stesso modo, come chi ha un coniuge e un figlio non può decidere di lasciare tutto all’uno o all’altro, perché il testamento risulterebbe impugnabile per violazione delle quota di legittima.
Pertanto, nel momento in cui ci si appresta a scrivere un testamento, è bene tener presente tali soggetti, onde evitare grane al momento dell’apertura del testamento.
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Conclusioni
Per tutto quanto detto, sembra evidente la necessità di porre la massima attenzione quando si decide di scrivere un testamento.
Pertanto, la scelta migliore appare essere quella di affidarsi ad un avvocato esperto in successioni che possa assistere e consigliare come scrivere un testamento, su cosa si può fare e non si può fare, in modo da evitare che un domani le vostre ultime volontà possano essere disattese o la pace familiare messa a rischio.
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