come fare testamento

Come fare testamento: cosa devi sapere

Nel corso della vita non si parla mai in concreto di come fare testamento, nonostante tutte le volte che ci si trova ad averne a che fare.

In molti pensano che basti prendere carta e penna e sedersi ad un tavolo mettendo per iscritto ogni cosa che gli passi per la testa, essendo sicuri che un domani gli eredi rispetteranno qualunque volontà, ma così non è.

Infatti, ci sono un sacco di regole da rispettare, da quelle riguardanti la forma a quelle relative al contenuto.

E tutto questo per tacere dei metodi di conservazione e di esecuzione dello stesso.

Leggi, quindi, l’articolo per sapere tutto su come fare testamento.

Vuoi scrivere un testamento a norma di legge?

In proposito, leggi anche la nostra descrizione della successione testamentaria e del testamento.

Chi può fare testamento?

Chiunque sia capace di intendere e di volere può fare testamento, purchè abbia compiuto almeno 18 anni.

Non è necessario, quindi, essere anziani per farlo ed anzi, è preferibile farlo quando non si è troppo avanti con l’età, in modo da mantenere la lucidità necessaria a compiere un atto così importante.

Quanti tipi di testamento posso fare?

Nel nostro ordinamento, sono considerati validi tre tipi di testamento:

  • il testamento olografo, ovvero quello scritto a mano dal testatore: ha il vantaggio della segretezza, della semplicità, dell’economicità e della possibilità di essere modificato o revocato dal testatore in qualunque momento;
  • il testamento pubblico, ovvero il testamento redatto dal notaio, il quale riceve le disposizioni del testatore alla presenza di testimoni: in questo caso si perde la segretezza del testamento, bisogna seguire maggiori regole formali ed ha un costo maggiore, oltre a dover seguire un iter molto più complesso e costoso per la sua modifica o revoca;
  • il testamento segreto, ovvero un ibrido nel quale il testatore consegna al notaio il proprio testamento olografo in busta chiusa, sulla quale lo stesso notaio redige la scheda testamentaria: mantiene il vantaggio della segretezza, ma ha anche gli svantaggi del pubblico quali il costo e la complessità per la modifica o la revoca.

Come fare testamento olografo

Il testamento olografo è disciplinato dall’art. 602 del codice civile.

A norma di tale articolo, sono necessari tre requisiti:

  • Autografia;
  • Data;
  • Sottoscrizione.

L’autografia

Il testamento deve essere redatto per intero a mano dal testatore: questo vuol dire che non può essere battuto a macchina o scritto al computer e poi stampato e, men che meno, scritto a mani da persona diversa dal testatore stesso.

In questi casi, il testamento è nullo, ovvero non produrrà i suoi effetti.

Quanto allo stile, il testamento deve essere scritto in corsivo: lo stampatello non è ammesso, a meno che gli eredi non provino che era lo stile usato abitualmente dal testatore.

La data

La data è un altro elemento essenziale di tale atto.

Può essere apposta all’inizio o alla fine ma, a norma del codice, deve essere autografa e specifica: deve, cioè, indicare giorno, mese e anno, anche se sono valide indicazioni non equivocabili (ad. esempio, Natale 2020).

Il testamento privo di data è annullabile (art. 606, comma 2 c.c.), mentre nel giudizio che riguarda la capacità del testatore è possibile affermare (ma andrà dimostrato) che la data non è veritiera.

La sottoscrizione

Il testamento deve essere firmato dal testatore di suo pugno, a pena di nullità dell’intero atto.

Il codice, inoltre, prevede che può anche non indicare nome e cognome, purchè individui con certezza la persona del testatore.

Infine, deve essere posta alla fine del testamento: qualora, invece, sia apposta nel corpo, farà si che solo le disposizioni che la precedono possano essere considerate valide.

Leggi in proposito anche gli articoli sull’impugnazione del testamento.

Vuoi scrivere un testamento secondo legge?

Come fare testamento segreto

Come fare testamento segreto

Chi può farlo

Il testamento segreto è previsto dall‘art. 604 del codice civile, il quale prevede che debba essere scritto dal testatore o da un altro soggetto:

  • nel primo caso, il testatore dovrà sottoscriverlo alla fine delle disposizioni;
  • nella seconda ipotesi, il testatore dovrà firmare ogni singolo foglio.

Qualora il testatore sappia leggere ma non sappia o possa scrivere, deve dichiarare al notaio che lo riceve il motivo dell’impedimento, ed il professionista dovrà farne menzione nella scheda testamentaria.

Se il soggetto, invece, oltre a non saper o non poter scrivere non sa o non può nemmeno leggere, allora non potrà avvalersi di tale modalità di redazione.

Le formalità

Le formalità di redazione sono poste dall’art. 605 del codice civile, secondo cui:

  • Bisogna appore un sigillo sulla carta che contiene le disposizioni o su quella che le avvolge, in modo da evitare che si possa aprire o estrarre senza romperlo o contraffarlo;
  • Il testatore, qualora abbia già eseguito la formalità precedente, consegna il plico personalmente al notaio in presenza di due testimoni; in caso contrario, fa sigillare le carte al notaio alla presenza dei testimoni, dichiarando che in tali carte sono contenute le sue volontà;
  • Qualora il testatore sia muto o sordomuto, deve dichiararlo e metterlo per iscritto in presenza di testimoni;
  • Qualora il testamento sia stato scritto da altri, deve pure dichiarare per iscritto di aver letto il testamento;
  • La scheda testamentaria, ovvero l’atto di ricevimento, deve essere scritta sulla carta predisposta dal testatore dal notaio e da lui debitamente sigillato;
  • In tale atto si scrive la consegna e la dichiarazione del testatore, il numero e l’impronta dei sigilli e la presenza dei testimoni.
  • L’atto deve essere firmato sia dal testatore, che dai testimoni e dal notaio.
  • Se il testatore non può, per qualunque motivo, sottoscrivere l’atto della consegna, si osserva quanto stabilito dalle norme del testamento per atto pubblico.

Leggi in proposito anche l’articolo sul testamento segreto.

La modifica del testamento

Modificare un testamento olografo è molto semplice, basta effettuare delle aggiunte o delle modifiche sul testamento in originale, rispettando le stesse regole seguite all’atto della redazione: autografia, data e sottoscrizione.

Tutto ciò, ovviamente, al fine di ricondurre eventuali modifiche o aggiunte alla volontà del testatore ed evitare che possano essere impugnate.

Il testamento segreto, invece, risulta molto più difficile da modificare, dal momento che richiede il ritiro di quello depositato dal notaio, firmando apposito verbale, la correzione, nonchè l’ulteriore iter seguito per la redazione del primo.

Va detto, però, che al problema della modifica si può ovviare tramite la redazione di un nuovo testamento.

La conservazione del testamento

La conservazione del testamento
Sempre meglio conservare il testamento in un posto sicuro, affidandolo ad una persona di fiducia

Esaminato come trasformare le proprie volontà in disposizioni conformi alla legge, nasce, ora un altro problema: quello della conservazione del testamento.

Il deposito può sopperire ad alcune problematiche: ad esempio non ci sarà più pericolo di smarrimento, alterazione, sottrazione della scheda.

Pertanto, il modo più efficace per conservare un testamento è quello di affidarlo ad una persona di fiducia, meglio se un legale specializzato nella materia.

Questi avrà una struttura attrezzata per conservazione dello stesso e, soprattutto garantirà la segretezza sul possesso e, quindi, sul contenuto (infatti, in virtù del rapporto tra avvocato e cliente, non potrà mai essere obbligato a consegnare o far leggere il testamento a nessuno).

Infine, al momento della morte del testatore, l’avvocato provvederà a portarlo ad un notaio per la pubblicazione ai sensi dell’art. 620 c.c.

Vuoi essere sicuro che il tuo testamento sia conservato al sicuro?

L’esecuzione del testamento

L’ultima circostanza da valutare riguarda l’esecuzione testamentaria.

Infatti, non basta redigere un testamento a norma di legge e conservarlo presso una persona di fiducia, perchè al momento dell’apertura della successione le disposizioni ivi indicate siano eseguite correttamente secondo la volontà del testatore.

Per essere sicuro che ciò avvenga, è necessario che questi nomini un esecutore testamentario, ovvero una persona di fiducia che abbia proprio come unico scopo eseguire pedissequamente le disposizioni del testatore.

A tal proposito, è sempre conveniente nominare un avvocato esperto in successioni quale esecutore testamentario: infatti, dal momento che per tutti gli adempimenti bisognerà rivolgersi al giudice, in ogni caso sarà necessario nominarne uno presto o tardi.

La nomina di un avvocato esecutore testamentario, però, presenta anche un ulteriore vantaggio di tipo economico: infatti, il compenso dell’esecutore testamentario deve essere indicato nel testamento e lì si cristallizza.

Diversamente, nominando un avvocato dopo l’apertura della successione, i costi saranno sicuramente superiori.

Leggi in proposito anche l’articolo sull’esecutore testamentario.

Vuoi nominare un esecutore testamentario di fiducia?

Conclusioni

Per quanto finora esposto, appare evidente che affidarsi ad un avvocato esperto di testamento e successioni sia la scelta migliore.

Infatti, con la sua esperienza saprà consigliare correttamente come fare testamento, evitando di incorrere in violazioni di legge che possano portare all’impugnazione del testamento ed alla sua dichiarazione di invalidità.

Oltretutto, sarà la scelta migliore anche per la conservazione e l’esecuzione dello stesso.

Vuoi scrivere un testamento valido?

Avv. Eugenio Martusciello