L’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario che cos’è? Chi può farla? Come farla?
E, soprattutto, quando conviene farla?
In questo articolo approfondiamo l’argomento per rispondere a queste ed altre domande.
Vuoi effettuare un’accettazione di eredità con beneficio d’inventario?
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Accettazione eredità con beneficio d’inventario: che cos’è
Per approfondire il tema dell’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario, dobbiamo vedere, innanzitutto, che cos’è.
L’art. 490 del Codice Civile, afferma che l’accettazione con beneficio d’inventario è un atto con il quale una persona dichiara di volersi accettare un’eredità ma senza mescolare il proprio patrimonio con quello del defunto.
Ma cosa vuol dire quindi questa disposizione?
La separazione dei patrimoni tra il defunto e l’accettante ha una conseguenza ben precisa e cioè che i creditori del defunto non potranno rivalersi sul patrimonio dell’accettante.
Ma questo vuol dire che l’accettante non pagherà i debiti ereditari?
No non è così semplice: i debiti ereditari dovranno essere pagati comunque semplicemente verranno detratti dall’eredità che arriverà all’accettante con beneficio di inventario.
Quindi quando conviene fare l’accettazione l’eredità con beneficio d’inventario?
Beh bisogna fare un attenta valutazione di quello che è il patrimonio lasciato dal de cuius al momento della sua morte in modo tale da valutare se i debiti siano in misura maggiore o minore dell’attivo e decidere dal senso se procedere all’accettazione semplice accettazione un beneficio inventario o eventualmente alla rinuncia.
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Accettazione eredità con beneficio di inventario: chi può farla
Vediamo ora chi può fare l’accettazione di eredità con beneficio di inventario.
L’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario può essere fatta da tutti i chiamati all’eredità secondo l’ordine previsto dalla legge o dal testamento nel momento in cui si apre la successione.
Essi devono essere, però, capaci di intendere e di volere.
L’accettazione è un atto personalissimo: ciò vuol dire che deve essere fatto in proprio dal dall’accettante. In pratica non si potrà accettare per conto terzi.
Inoltre, bisogna distinguere ancora tra una persona capace e intendere di volere e un minore o interdetto o inabilitato o amministrato di sostegno.
Infatti, mentre la persona capace a intendere di volere potrà liberamente accettare l’eredità con beneficio di inventario il minore l’interdetto l’inabilitàto l’amministrato o anche il fallito dovranno (perché per loro è obbligatorio) accettare con beneficio di inventario ma per farlo avranno bisogno che il loro rappresentante legale la faccia al posto loro.
Ad esempio nel caso del minore sarà il suo tutore legale o più normalmente il genitore a chiedere l’autorizzazione al giudice tutelare affinché il minore accetti con beneficio di inventario.
Accettazione eredità con beneficio di inventario: i termini
Vediamo ora quali sono i termini per accettare l’eredità con beneficio di inventario.
Innanzitutto, dobbiamo distinguere tra due termini: il termine per l’accettazione e il termine per l’inventario.
Per quanto riguarda l’accettazione, il Codice Civile prevede un termine generico per accettare l’eredità, quindi sia semplicemente che con beneficio d’inventario, che è pari a 10 anni.
Questo termine si inizia a calcolare dal momento l’apertura alla successione ovvero dal momento in cui muore il de cuius.
Diverso, invece, il discorso per quanto riguarda l’inventario.
Infatti, nel momento in cui l’accettante con beneficio di inventario dichiara di accettare appunto con beneficio d’inventario sarà tenuto a redigere questo fantomatico inventario entro dei termini stabiliti dalla legge, ovvero 3 mesi dal momento della dichiarazione con possibilità di chiedere una proroga di ulteriori 3 mesi.
Una volta finito di redigere l’inventario e depositato in cancelleria l’accettante con beneficio di inventario avrà 40 giorni per decidere se accettare o rinunciare all’eredità.
Vuoi accettare con beneficio di inventario?
Accettazione eredità con beneficio di inventario: i documenti necessari

Quali sono i documenti necessari per procedere all’accettazione con beneficio di inventario?
- In primo luogo, è necessario un certificato di morte in originale del de cuius;
- Inoltre, sempre del de cuius sarà necessario anche una copia del codice fiscale;
- Successivamente, sarà necessario una copia del documento d’identità e del codice fiscale dell’accettante con beneficio di inventario. Questi documenti sono ovviamente necessari per legare indissolubilmente l’accettazione con beneficio d’inventario all’eredità per evitare che in un caso come potrebbe essere quello di una omonimia si sbagli e sia legato a un’eredità diversa da quella che si intende accettare con beneficio di inventario.
- Ancora, sono necessarie ulteriori documenti nel caso che abbiamo visto prima ad esempio di un minore: oltre ai documenti del minore accettabile con beneficio di inventario sarà necessaria anche una copia dell’autorizzazione del giudice tutelare allo stesso modo nel caso del fallito oltre i documenti dell’accettante con beneficio inventario sarà necessaria anche l’autorizzazione del giudice delegato giudice del fallimento che autorizzi l’accettazione con beneficio di inventario. In questo caso, sarà necessario depositare anche i documenti del rappresentante legale del soggetto.
- Infine, sarà necessario depositare in cancelleria una copia del versamento delle tasse dovute per l’accettazione a un beneficio d’inventario.
Accettazione eredità con beneficio di inventario: i costi
Ma quanto costa accettare un’eredità con beneficio di inventario?
Innanzitutto, dobbiamo distinguere se procediamo a questa accettazione in tribunale o presso un notaio.
Nel primo caso, individuato il tribunale competente che secondo la legge sarà quello che si è aperta la successione ovvero quello dell’ultimo domicilio del defunto, saranno necessari e pagare i seguenti costi:
- Innanzitutto, una marca da bollo da 16 euro da porre sul verbale in originale ove verranno annotata l’accettazione con beneficio di inventario;
- Successivamente, bisognerà procedere al versamento di euro 294 versamento da effettuarsi nello stesso giorno dell’accettazione con beneficio d’inventario e la cui copia dovrà essere consegnata al cancelliere che provvederà ad allegarlo al verbale;
- Ancora, saranno necessarie una marca da bollo da 16 euro e una marca da bollo da 11,80 stavolta però a uso trascrizione che serviranno a pagare le tasse necessarie a trascrivere l’atto di accettazione con beneficio d’inventario nel registro delle successioni; questo permetterà un domani di rendere opponibile ai terzi in particolare ai creditori questa accettazione è un beneficio di inventario evitando così di essere considerati eredi puri e semplici.
Questo per quanto riguarda l’originale; qualora invece si richiedesse una copia bisognerà aggiungere ancora delle marche da bollo:
- se si chieda una copia non urgente basteranno una marca da bollo da 16 euro e una da 11 euro e 80;
- nel caso invece si voglia una copia urgente sarà necessario versare una marca da bollo da 16 euro e una da 35 euro e 40.
Per quanto riguarda l’accettazione con beneficio di inventario fatta presso il notaio a questi costi bisognerà aggiungere, ovviamente, gli onorari del notaio. Effettuata l’accettazione, come detto in precedenza, bisognerà procedere all’inventario, che potrà fare il cancelliere o il notaio e questo ovviamente comporterà dei costi a parte che verranno calcolati successivamente in base all’eredità e alla sua consistenza immobiliare e mobiliare.
Conclusioni
Per tutto quanto poc’anzi esaminato, appare evidente che l’accettazione è l’eredità con beneficio in inventario non è un atto a costo zero.
In particolare, poi, può capitare che sia necessario procedere alla vendita dei beni immobili ereditari e che vi sia ricorso alle aste giudiziarie aste giudiziarie; tali aste, purtroppo, andranno a dimezzare nel ricavato il valore dell’eredità.
Per questo motivo è necessario che il chiamato all’eredità prima di accettare operi un’attenta valutazione del patrimonio lasciato dal defunto onde individuare se è il caso o no di procedere a tale accettazione.
Pertanto la cosa migliore è affidarsi a degli avvocati esperti in successione che potranno analizzare al posto dell’accettante, magari già provato dal lutto, il patrimonio ereditario e potranno consigliare la soluzione migliore in base al caso specifico.
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